TERAPIE FISICHE STRUMENTALI
Tecarterapia
Cos’è?
Tecar ® (Trasferimento Energetico Capacitivo Resistivo) è una terapia di ultima generazione che attraverso la creazione di un ampio campo elettromagnetico produce energia sottoforma di calore endogeno, il quale viene utilizzato dalle cellule per i processi di riparazione, di eliminazione di tossine e di risposta all’infiammazione dei tessuti. Pertanto stimolando l’energia dall’interno dei tessuti biologici attiva i naturali processi riparativi e antinfiammatori.
A differenza di altre terapie presenti, è l’unica in grado di stimolare energia proveniente dall’interno del corpo. Nella zona di terapia si avrà un flusso di cariche con attivazione metabolica ed effetto termico endogeno.
Gli effetti sono un aumento dell’attività metabolica con aumento della produzione di ATP con riduzione dei tempi nei processi di riparazione, un aumento della circolazione ematica e del drenaggio linfatico con conseguente aumento dell’ossigenazione dei tessuti e del riassorbimento degli edemi.
La Tecarterapia risulta essere una metodica particolarmente efficace nel trattamento di tutte le patologie muscolari ed osteoarticolari acute e croniche ed a carico della colonna vertebrale.
L’altra particolarità di questa terapia è che può essere usata anche in presenza di mezzi di sintesi (protesi d’anca, di ginocchio, di spalla, placche metalliche), cosa non possibile ad altre terapie fisiche che causano un surriscaldamento delle strutture protesiche.
La Tecarterapia è una terapia semplice e non invasiva, non dolorosa, sollecita fortemente i meccanismi cellulari e incrementa l’attivazione dei naturali processi riparativi e antinfiammatori, agendo anche sugli strati più profondi. Grazie ai due sistemi, capacitivo e resistivo, la sua azione si può indirizzare alle fasce muscolari e ai sistemi vascolare e linfatico, o più in profondità su tendini, articolazioni, legamenti, cartilagini e tessuto osseo.
La Tecarterapia è particolarmente indicata per patologie riguardanti articolazioni quali ginocchio, spalla, anca, caviglia, mani, colonna vertebrale, patologie dolorose infiammatorie osteoarticolari e muscolari, quali artrosi, lombalgie e sciatalgie, garantendo così buoni risultati in tempi molto rapidi; il dolore diminuisce sensibilmente già dalla prima seduta.
Grazie alla possibilità di essere utilizzata immediatamente dopo un trauma o durante la fase acuta di un processo infiammatorio, garantendo buoni risultati in tempi molto rapidi; essa è infatti uno strumento di notevole efficacia nel trattamento precoce di patologie dovute a eventi traumatici o problemi infiammatori, esercitando un’azione antidolorifica e curativa, capace di accelerare la naturale reazione riparativa e antinfiammatoria che l’organismo stesso metterebbe in atto, in tempi molto più lunghi.
Anche nella flebo-linfologia l’utilizzo della metodica Tecarterapia si sta sempre più diffondendo, grazie alla sua azione di drenaggio emolinfatico molto efficace, di ripristino del microcircolo e ossigenazione tissutale.
Non ha effetti collaterali e può essere associata senza problemi ad altre terapie, come la terapia manuale.
La stimolazione dei tessuti produce già dalla prima applicazione una sensibile diminuzione del dolore, incrementa la circolazione sanguigna, aumenta la tensione di ossigeno nella zona trattata, genera una vasodilatazione, riduce le contratture muscolari, facilita il riassorbimento degli edemi.
Il Meccanismo d’azione
A livello microscopico la cellula è come una pila elettrica, all’interno della membrana ha carica negativa e all’esterno positiva, la differenza di potenziale energetico deve avere un valore fisso in base al tipo di tessuto, ad esempio nel muscolo è di – 90 mV.
A causa di un evento infiammatorio o traumatico questa differenza può diminuire fino a – 20/30 mV, provocando un cattivo funzionamento della cellula che ostacola la guarigione.
La TecarTerapia accelera i processi riparativi delle cellule grazie all’attività stimolante esercitata sul potenziale di membrana cellulare, contribuendo così a una notevole riduzione dei tempi di recupero.
Il funzionamento della macchina si basa sulla generazione di un campo magnetico ad elevata frequenza.
La Tecar sfrutta l’effetto del condensatore sul corpo umano, induce nel tessuto delle correnti di “spostamento” prodotte da un movimento alternato di cariche elettriche tramite ioni (molecole con una carica positiva o negativa).
Un altro effetto che la macchina può produrre è l’iperemia, cioè l’aumento del flusso sanguineo nei tessuti che si stanno trattando, utile soprattutto per sbloccare articolazioni rigide dopo una lunga immobilizzazione, una contrattura, uno strappo muscolare e su alcune giunture del corpo.
La temperatura più alta all’interno della cellula comporta un aumento del metabolismo, cioè: un maggior afflusso di sostanze nutritizie e ossigeno all’interno e di cataboliti (sostanze di scarto) all’esterno.
Il calore generato è di provenienza endogena, infatti è la conseguenza della resistenza del tessuto allo spostamento di ioni (atomi con carica positiva o negativa) nella cellula, causato dall’effetto condensatore della Tecar.
L’alta frequenza della corrente alternata erogata permette al tessuto corporeo di scaldarsi in profondità senza contrarre i muscoli, come avviene invece con l’elettroterapia (Tens, Correnti di Kotz).
A livello vascolare agisce riequilibrando la permeabilità di capillari e membrane cellulari, inoltre stimola la liberazione delle stazioni linfonodali sovraccaricate da scorie.
Quando si utilizza l’elettrodo resistivo si produce un incremento termico maggiore nei tessuti con una concentrazione minore di acqua, quindi ossa, tendini, tessuto adiposo e guaina del muscolo; viceversa l’elettrodo capacitivo lavora nei tessuti molli ad alto contenuto di acqua: i muscoli.
Durata di una seduta di Tecarterapia
Ogni seduta di Tecarterapia ha una durata media di 30 minuti e, in genere, per un ciclo completo di cura, sono necessarie 10 sedute. Con questa terapia si possono effettuare sedute di prevenzione e mantenimento.
Indicazioni
- Tendiniti e Tendinosi (tendinite d'Achille, tendinopatia rotulea, bicipitale ecc.)
- Lesioni muscolari acute e croniche (contratture, stiramento e strappo muscolare)
- Artropatie (coxalgie, coxartrosi, gonalgie, gonartrosi, ecc...)
- Lombalgia e Lombosciatalgia
- Cervicalgia e Cervicobrachialgia
- Epicondilite ed Epitrocleite
- Sindrome del tunnel carpale
- Traumi distorsivi acuti e cronici (es: distorsione caviglia)
- Postumi di fratture
- Sindromi dolorose acute e croniche
- Algodistrofie
- Patologia della cuffia dei rotatori (es: lesione del tendine del sovraspinoso)
- Fascite Plantare
- Metatarsalgie
- Linfedema
- Programmi riabilitativi post chirurgici
- Cellulite
Controindicazioni
Donne in Gravidanza e Portatori di Pacemaker
Tecar nello Sport
TecarTerapia è altamente usata nell’ambito dello sport per ridurre e prevenire traumi e per velocizzare i processi di guarigione post traumatici.
Tecar in Medicina Estetica e Flebolinfologia
Grazie alla capacità di riattivare i sistemi linfatici e circolatori , la Tecarterapia consente di ottenere rapidi ed efficaci risultati anche in campo estetico e nelle patologie flebolinfologiche. Inoltre risulta particolarmente efficace nella cura della cellulite dove grazie all’aumento del flusso ematico e quindi alla maggior richiesta locale di ossigeno, si ottiene un aumento del metabolismo. L’incremento della temperatura genera inoltre la riattivazione del metabolismo dei grassi.
Ultrasuonoterapia

L’ultrasuonoterapia, con la corrente di stimolazione, è una delle forme di trattamento più comuni della terapia fisica. L’ultrasuonoterapia sarà usata, con le frequenze di 1 MHz o 3 MHz, ad emissione continua o pulsata. L’ultrasuonoterapia è classificata come terapia termica meccanica.
Secondo i parametri di terapia (frequenza, tipo di emissione, intensità, durata e modo di terapia) si ottiene un effetto termico (l’aumento termico interessa non solo le strutture superficiali ma anche quelle prodonde) o un micromassaggio nei segmenti del tessuto trattato.
Gli elettrodi sono di alta qualità per i loro profili morbidi, adattabili perfettamente nelle varie zone del corpo. Con speciali coppette rigide, collegate anch’esse all’apparecchiatura per vacuumterapia, può essere eseguito il massaggio manuale aspirante.
Elettrostimolazione
La contrazione di un muscolo scheletrico è il frutto dell' "idea del movimento" che si crea a livello cerebrale, della sua trasmissione dal cervello al muscolo tramite fibre nervose ed infine dall'attuazione della contrazione legata all'impulso trasmesso al muscolo da strutture neuromuscolari specializzate, le placche neuromotorie. Ciò che consideriamo "naturale e spontaneo", quale il movimento degli arti, è in realtà il risultato di una raffinata macchina anatomica che, con l'esperienza e l'allenamento, giunge a far vivere come naturale e spontanea la coordinazione, l'armonia e la leggerezza del movimento. In effetti, tutti noi abbiamo dovuto imparare non solo a pensare di eseguire un movimento, ma di eseguirlo correttamente, dosando la forza necessaria, coordinando i vari segmenti scheletrici coinvolti mantenendo l'equilibrio e la visione del movimento. La fibra muscolare, mediante l'alternanza di fasi di contrazione e rilascio della fibra stessa, consente di agire, ma, come si è accennato, l'ideazione del movimento avviene nel cervello e da lì, attraverso le vie nervose centrali e periferiche, viene trasmesso alle placche neuromotorie presenti nel muscolo. La funzione di queste ultime è di propagare l'impulso per l'esecuzione del movimento voluto, facendo contrarre il corretto numero di fibre per ottenere l'energia desiderata. La natura elettrochimica della trasmissione dell'impulso neuromotorio ha consentito l'applicazione di correnti elettriche adeguate in termini di frequenza (Hz), intensità (mA) e durata (msec), ad uso terapeutico-riabilitativo e sportivo. L'elettrostimolazione, sfruttando tale principio fisico, è in grado di contrarre, sottraendole alla volontà, le fibre muscolari ed indurre analgesia "spegnendo" l'impulso doloroso trasportato dai nervi periferici ( TENS: transcutaneous electrical nerve stimulation). L'evoluzione tecnologica ha consentito la creazione di apparecchiature sempre più ridotte in dimensioni, mantenendone la potenza erogratrice, e sempre più "intelligenti" nella gestione dell'energia erogata per la presenza dei computer all'interno degli elettrostimolatori stessi, creando i presupposti per l'elettrostimolazione domiciliare mediante apparecchiature sicure e maneggevoli. L'elettrostimolazione diviene quindi una pratica terapeutico-riabilitativa la cui applicazione può essere spostata dagli studi medici al proprio domicilio in tutta sicurezza.
Ogni individuo che avendo subito un'immobilizzazione per un qualsivoglia trauma muscolo-scheletrico debba, una volta libero di riprendere il movimento, recuperare il tono ed il trofismo muscolare, ovvero la "contrattilità" ed il "volume" dei muscoli colpiti dall'incidente può utilizzarla. L'elettrostimolazione, attivando il muscolo mediante la stimolazione delle placche neuromotorie, recupera in tempi rapidi il tono muscolare consentendo un ritorno alle attività contro resistenza con le quali il muscolo può recuperare trofismo. Inoltre la contrazione muscolare, spremendo il sangue venoso verso il cuore, drena liquidi che, in assenza di attività, "ristagnano" alimentando ulteriormente la sofferenza dei tessuti colpiti dal trauma. L'attività di pompa muscolare indotta dalla contrazione elettrostimolata ridurrà gli effetti degli edemi da stasi venosa e linfatica, legati al trauma ed alla immobilizzazione, favorendo il recupero degli arti infortunati. L'elettrostimolazione inoltre è in grado di sedare la trasmissione dolorosa, che dalle zone sofferenti viene inviata al cervello, "spegnendo" temporaneamente, grazie agli impulsi elettrici, le terminazioni nervose della zona interessata. Questa sedazione del dolore, che avviene quindi senza assunzione di farmaci, consente di affrontare il percorso riabilitativo, spesso doloroso e mal tollerato, con maggior impegno da parte del paziente che vedrà così accelerare i tempi di guarigione.
Estetica:
L'effetto drenante della contrazione muscolare provocata dall'elettrostimolazione viene sfruttato non solo in campo strettamente terapeutico, ma anche estetico. La cellulite, che spesso affligge il sesso femminile, riconosce diversi fattori che ne favoriscono la formazione e tra di essi una circolazione venosa e linfatica inefficace. L'applicazione di elettrostimolatori viene impiegata con il duplice scopo di favorire l'effetto drenante della pompa muscolare sul ristagno di liquidi, rallentando il processo di formazione delle placche cellulitiche.
L'elettrostimolazione può avere infine un "effetto modellante" ottenuto con la contrazione dei muscoli opportuni.
Preparazione Atletica:
La possibilità di modulare la contrazione muscolare mediante stimolo elettrico è ampiamente utilizzata nello sport agonistico per ottenere un aumento di potenza della fibra muscolare e per defaticare il muscolo al termine dello sforzo. L'utilizzo a tale scopo richiede un'adeguata conoscenza e apparecchiature dotate di programmi adatti onde evitare di procurare danni muscolari da eccessiva stimolazione.
Controindicazioni:
Esistono anche alcune controindicazioni all'utilizzo dell'elettrostimolatore che è bene sapere:
Le persone portatrici di pace maker, affette da epilessia o tumori, le donne in gravidanza così come coloro che hanno ferite aperte non debbono sottoporsi a trattamenti elettroterapici. Chi soffre di fragilità capillare periferica è opportuno usi con moderazione e cautela l'elettrostimolazione onde evitare un aumento, inestetico, ma non pericoloso, del numero di capillari rotti.
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