TRATTAMENTI MANUALI

 

  • Terapia Miofasciale - Fascial Restrain

Sviluppata dal contributo congiunto di docenti americani ed europei, la Terapia Manuale Miofasciale ha come obiettivo il trattamento delle disfunzioni muscolo-scheletriche del corpo, focalizzando il trattamento sul tessuto che funge da sostegno e coordinazione della muscolatura (fascia), principale responsabile delle patologie muscolo-scheletriche e internistiche. La tecniche di Fascia Manual Treatment, che prevedono l'utilizzo di manualità frizionanti superficiali e profonde note col nome di "Restrain", vengono utilizzate per il trattamento di tutte le sindromi dolorose muscolo-articolari dell'apparato locomotore, ma anche per patologie di origine viscerale, come stitichezza, coliche, dolori mestruali, gastriti.
 
  • Osteopatia e Tecniche Osteopatiche
Ideata nel 1874 da un medico statunitense, Andrew Taylor Still, l'osteopatia è una disciplina che considera l’organismo umano nella sua interezza e unicità, basandosi sulle leggi dell’anatomia, della biomeccanica e della fisiologia tradizionali. Attraverso l’uso di tecniche esclusivamente manuali, di cui fanno parte le tecniche di Structural Restrain e di Visceral Restrain, l'osteopatia va ad agire sulle articolazioni e sui tessuti del corpo con lo scopo di ripristinare le funzioni che in quel momento l’organismo ha perso, stimolandolo verso un percorso di guarigione e di riequilibrio globali. Dopo un’attenta anamnesi e valutazione del paziente, con l'utilizzo delle tecniche osteopatiche si cerca di scoprire e risolvere la vera causa del problema, senza limitarsi alla sola cura del sintomo
 
  • Remodelling Fasciale Attivo

L'Active Fascial Remodelling è un tipo di trattamento che mira a ottenere una risoluzione delle disfunzioni miofasciali attraverso l’esecuzione di esercizi attivi, con lo scopo di generare un modellamento funzionale di articolazioni, fasce e muscoli. Attraverso movimenti ripetuti guidati dal terapista è possibile produrre una correzione morfologica e una fisiologica ricostruzione dei tessuti, che permettono di mantenere e migliorare il risultato terapeutico ottenuto alla fine delle sedute. Il Remodelling Miofasciale viene utilizzato con successo nelle problematiche muscolo-articolari e in quelle di origine discale, ma può essere utilizzato efficacemente anche come forma di terapia preventiva. Fanno parte del Fascial Remodelling anche le tecniche di Postural Remodelling, Remodelling Propriocettivo e Remodelling Neurodinamico.

 

  • Terapia McKenzie

Tecnica di trattamento sviluppata dal fisioterapista neozelandese Robin McKenzie, costituisce la metodica elettiva per il trattamento dei disturbi meccanici della colonna vertebrale, nonchè quella ritenuta a livello internazionale la più scientifica. Il trattamento McKenzie è mirato non solo alla cura, ma anche alla prevenzione delle patologie della schiena, attraverso l'esecuzione di semplici esercizi di correzione posturale, il cui effetto è quello di ripristinare il corretto posizionamento dei dischi intervertebrali, principali causa delle sindromi dolorose articolari del rachide.

 

  • Rieducazione Posturale Globale

La Rieducazione Posturale Globale (R.P.G.) è una tecnica di correzione posturale sviluppata da Philippe Souchard, il cui scopo è sia il trattamento delle sindromi dolorose articolari darivanti da un'errata postura, sia la correzione di deviazioni patologiche della colonna vertebrale, come scoliosi, ipercifosi o iperlordosi. Il principio di trattamento è mirato all'allungamento selettivo delle catene muscolari retratte attraverso l'utilizzo di precise posture dinamiche e contrazioni eccentriche, al fine di correggere gli squilibri tensionali interni che causano posture fisiologicamente scorrette e sindromi dolorose. La tecnica ha anche una forte efficacia preventiva. Sono possibili trattamenti individuali e di gruppo.

 

  • Massoterapia

Il massaggio ha da sempre costituito la forma principale di terapia manuale, nonchè la base della formazione di qualunque fisioterapista. Attraverso le diverse manovre massoterapiche, che variano come manualità, grado di pressione, velocità di esecuzione, si possono ottenere numerosi ed importanti effetti terapeutici: dal semplice rilassamento, alla decontrattura muscolare, al riscaldamento, al trattamento delle patologie muscolo-scheletriche. Presso lo Studio Fisioterapico COIA PASQUALE si eseguono trattamenti massoterapici di: Massaggio Tradizionale, Massaggio Rilassante, Massaggio Sportivo (pre- e post-gara), Massaggio Decontratturante.

 

  • Linfodrenaggio Manuale Vodder

Il Linfodrenaggio Manuale è una rilassante tecnica di trattamento mirata al drenaggio linfatico dei tessuti. Attraverso manovre ritmiche di terapia manuale, il Linfodrenaggio Manuale di Vodder mira a favorire il ritorno circolatorio dei liquidi dalla periferia verso il centro del corpo, al fine di trattare e curare quelle situazioni di edema, gonfiore e pesantezza agli arti, causati da problemi circolatori, dismetabolismi, esiti post-chirurgici, posture mantenute a lungo o semplice sedentarietà.

 

  • Taping Kinesiologico

Largamente utilizzato in ambito terapeutico e sportivo per il trattamento delle affezioni muscolo-scheletriche, il Taping Kinesiologico sfrutta le proprietà elastiche dei bendaggi applicati per stimolare le fisiologiche capacità di guarigione del corpo, migliorando la circolazione sanguigna e linfatica, diminuendo gli stati infiammatori, eliminando l'eccesso di cataboliti, riducendo spasmi e contratture ed effettuando una correzione meccanica degli errati allineamenti articolari. Utilizzato per la preparazione e il defaticamento dell'atleta, il Taping Kinesiologico costituisce anche un valido complemento alle altre tecniche di terapia manuale. Al Taping si possono associare, o utilizzare da sole, anche tecniche di bendaggio funzionale, utili a stabilizzare l'articolazione, correggere l'esecuzione del gesto motorio e proteggere da ulteriori traumi.

 

  • Pompage

Sviluppato dal fisioterapista e osteopata Marcel Bienfait, il Pompage è una forma di terapia che prevede la mobilizzazione delle fasce del corpo attraverso manovre di trazione manuale leggera e progressiva, applicate ai diversi distretti corporei. La tecnica si utilizza per il trattamento delle sindromi dolorose di origine muscolo-articolare e per le patologie artrosiche, ed è particolarmente indicata in quelle situazioni di elevata dolorabilità o in patologie del rachide legate alla presenza di protrusioni discali o ernie, nelle quali la decompressione articolare gioca un ruolo terapeutico fondamentale. Il Pompage ha anche un'importante valenza preventiva, garantendo la fisiologica mobilità dei tessuti interni.
 
  • Rieducazione Neuromotoria
Presso lo Studio Medico Riabilitativo VIN.C.I. Srl si effettuano percorsi completi di Rieducazione Neuromotoria sia per problematiche ortopediche, come esiti post-trauma o post-operazione, sia per le problematiche neurologiche, come esiti di ictus o lesioni nervose periferiche e spinali. Analizzando le potenzialità di recupero funzionale del paziente, verrà pianificato un percorso riabilitativo individualizzato, mirato al ripristino della miglior funzionalità possibile, attraverso l'integrazione di differenti tecniche di trattamento motorio, sensitivo e propriocettivo.
 
  • Training autogeno e tecniche di rilassamento muscolare e respiratorio
In situazioni di elevato stress o permanere di stati ansiosi, avviene un forte condizionamento della psiche sui sintomi del corpo, per cui l'effetto è quello di avere una riacutizzazione dei disturbi fisici, una percezione di maggior intensità del dolore e, a volte, fenomeni di somatizzazione. Si rende pertanto necessario utilizzare, in questi casi, anche delle tecniche specifiche di rilassamento muscolare e respiratorio, tra cui il Training Autogeno e il Metodo Feldenkrais, che possono essere poi eseguite autonomamente, che possono essere poi eseguite autonomamente dal paziente, allo scopo da ridurre gli stati di tensione e coadiuvare così a livello centrale il lavoro di fisioterapia fatto sul corpo. Sono possibili trattamenti individuali e di gruppo.
 
  • Rieducazione perineale e del pavimento pelvico
Il pavimento pelvico, in seguito a parto, traumi, lesioni nervose periferiche, ipoattività motoria, ma anche a causa del semplice invecchiamento, tende a perdere progressivamente di tonicità, generando sia problematiche di parziale incontinenza, sia problematiche di tipo sessuale. La tonicità dei muscoli pelvici può essere pertanto ripristinata con semplici esercizi guidati, mirati al ripristino della fisiologia muscolare e conseguentemente all'eliminazione delle disfunzioni perineali instauratesi, nonchè alla prevenzione della loro insorgenza.
 
  • Rieducazione vestibolare e trattamento delle sindromi vertiginose
Vertigini e giramenti di testa sono sintomatologie molto frequenti, e la loro insorgenza può essere determinata sia da cause congenite che esterne. É possibile però indurre una riduzione di tali sindromi, fino alla loro progressiva eliminazione, attraverso gli esercizi vestibolari di Cawtone-Cooksey, che prevedono un graduale "allenamento" dei sistemi percettivi interni del paziente, la cui disfunzionalità è spesso implicata nello scatenamento delle vertigini. Tali esercizi vengono inizialmente guidati dal terapista, per poi essere eseguiti autonomamente dal paziente fino alla scomparsa dei sintomi.
 
  • Fisioterapia respiratoria
In caso di problematiche respiratorie, quali Asma, BPCO, esiti di polmonite, elevata produzione di secrezioni, scarsa capacità ventilatoria, facile affaticabilità, ecc. è possibile intervenire attraverso semplici esercizi e manovre terapuetiche di fisioterapia respiratoria. Tale terapia è mirata al miglioramento della rimozioni di secrezioni, all'aumento dell'elasticità della gabbia toracica, al miglior utilizzo dei muscoli ventilatori, all'incremento della superficie respiratoria e alla conseguente riduzione dell'affaticabilità giornaliera.

 

  • Pilates Terapeutico
Sviluppato totalmente in Italia, il Pilates Terapeutico è una tecnica fisioterapica che integra i principi originali del metodo Pilates con le più recenti conoscenze in campo medico-riabilitativo. Il metodo permette un lavoro completo di rieducazione della postura e del movimento, mirando al pieno recupero di ogni distretto muscolare ed articolare, al riequilibrio corporeo globale, privilegiando l'allungamento, la stabilizzazione e l'allineamento. Si tratta non solo di uno strumento terapeutico, ma può essere utilizzata anche come mantenimento del benessere psico-fisico acquisito. Sono possibili trattamenti individuali e di gruppo.
 
  • Neurodinamica
La mobilizzazione del sistema nervoso è una tecnica derivata dagli studi del fisioterapista australiano David Butler, che per anni ha concentrato la propria attenzione sulla mobilità dei nervi e sui meccanismi neurofisiologici di generazione del dolore. La Neurodinamica trova applicazione in tutte quelle condizioni patologiche dove il sistema nervoso gioca un importante ruolo: attraverso l'esecuzione di semplici esercizi dinamici, svolti con l'assistenza del terapista o autonomamente, è possibile trattare in modo specifico problematiche come sindromi da intrappolamento, nervalgie, radicolopatie, parestesie, formicolii, disestesie, perdita di sensibilità o cali di forza.
 
  • Trattamenti per bambini e Infant Massage
Presso lo Studio Medico Riabilitativo VIN.C.I. Srl vengono effettuati trattamenti specifici di fisioterapia, sia curativi che preventivi, adatti a bambini di qualunque età. Attraverso tecniche di trattamento "morbide" ed esercizi neuromotori e posturali, che combinano la terapia al gioco, si possono curare i piccoli dolori o le disfunzioni che a volte sorgono già precocemente e si possono correggere gli iniziali difetti di postura, per impedire che evolvano successivamente in problemi posturali più gravi. Sono possibili anche trattamenti di psicomotricità e lezioni per i genitori interessati ad apprendere tecniche di Infant Massage. 

 

  • Trattamenti di prevenzione e mantenimento
Per combattere l'insorgenza di dolori e problematiche posturali, una corretta prevenzione è fondamentale quanto un corretto trattamento. Attraverso l'utilizzo di tecniche di dimostrata efficacia, sarà possibile sia prevenire future patologie, sia mantenere i risultati acquisiti dopo le sedute. Effettuando sedute preventive con una certa regolarità, si potrà infatti conservare una corretta e continua mobilità delle fasce del corpo, tramite trattamenti massoterapici o di Pompage, e impedire la comparsa di patologie legate alla postura, attraverso l'esecuzione di semplici esercizi posturali attivi, come quelli di Fascial Remodelling, quelli della scuola McKenzie o quelli del Pilates Terapeutico.

 

  • Psicomotricità
Un'adeguata prevenzione e una corretta igiene motoria e posturale effettuate già in età infantile, permettono di limitare efficacemente la comparsa di patologie muscolo-scheletriche in età adulta. Combinando la terapia con il gioco, è possibile correggere nel bambino gli iniziali problemi di postura, evitando così che evolvano in scoliosi o ipercifosi, superare le eventuali difficoltà motorie congenite o acquisite, impedire l'insorgenza di dolori articolari precoci e far apprendere al bambino una maggiore consapevolezza del proprio corpo, al fine di garantirgli uno sviluppo psico-fisico il più possibile sano e armonioso.
 
  • Kinesio taping

Cos’è il KinesioTaping ?

Il Kinesiology tape e’ un bendaggio adesivo elastico con effetto terapeutico bio-meccanico. E’ una tecnica basata sul processo di guarigione naturale del proprio corpo, attraverso l'attivazione dei sistemi circolatori e neurologici. Ai muscoli non viene attribuito solamente il compito di muovere il corpo, ma anche il controllo della circolazione dei fluidi venosi e linfatici, temperatura corporea, etc.
La tecnica ha quattro principali effetti fisiologici: 
1. Corregge la funzione muscolare. Il Kinesiology tape è efficace nel ripristinare la giusta tensione muscolare: facilita la normalizzazione della funzione muscolare nell'ambito funzionale / posturale
2. Aumenta la circolazione del sangue / linfa. L’applicazione del Kinesiology tape provoca delle convoluzioni sulla pelle che sollevandosi favoriscono il drenaggio linfatico.
3. Riduce il dolore. L’attenuazione neurologica del dolore avviene per riduzione della pressione e dell'irritazione sui recettori cutanei, grazie ad un riequilibrio della attività linfatica.
4. Assiste nella correzione di allineamento dell'articolazione. La dislocazione di un'articolazione, dovuta alla tensione muscolare anormale, può essere corretta dal Kinesiology tape tramite il recupero della funzione e conseguentemente del corretto utilizzo della fascia.
Il Kinesiology tape riduce il dolore e facilita il drenaggio linfatico tramite il sollevamento della pelle . Appena il corpo si muove , il tape funzionerà come una pompa , stimolando continuamente la circolazione linfatica nella funzione di drenaggio , ottenendo anche un’attenuazione dell’irritazione sui recettori del dolore della pelle .
Le varie applicazioni possono aiutare a ridurre l’infiammazione , il dolore , la fatica e il dolore muscolare, aumentare il ROM , correggere la postura , ridurre la possibilità di infortuni.
Indicazioni. Trattamento di danni muscolari da sport, trattamento dell'edema e gestione del dolore, infiammazioni e rigidità articolari, affaticamento muscolare, supporto della correzione dell’atteggiamento posturale attraverso la facilitazione o l’ inibizione della contrazione muscolare di specifici gruppi muscolari, postumi di traumi.
 
  • Pompage
Il pompage è una terapia manuale di tipo osteopatico che consiste in: trazioni e rilasciamento dolci, si esegue su pazienti con dolore articolare e contratture muscolari.
Come si effettua?
Il pompage si effettua in tre tempi: trazione, mantenimento della tensione e rilasciamento. La prima parte è una trazione dolce e regolare che non deve allungare i tessuti oltre la loro fisiologica elasticità. Se si supera questo limite, il corpo può reagire al pompage con una contrattura o spasmo muscolare, quindi è controproducente.
La terza parte della tecnica è il rilasciamento della tensione, dev’essere molto lento per migliorare la circolazione e il nutrimento della cartilagine, è la fase più importante nell’artrosi e nella degenerazione articolare.Questa fase del pompage serve anche a detensionare la fascia di tessuto connettivo presente in qualunque zona del corpo, è fondamentale perché si stima che circa il 70% del volume corporeo sia composto da tessuto connettivo.In base all’inclinazione del capo e del collo si può concentrare la trazione sulle prime vertebre cervicali (C1 e C2) oppure su quelle inferiori (C5-C6 e C7).
 
 
  • Bendaggio funzionale

Per bendaggio funzionale si intende un presidio di protezione che, utilizzando bende adesive estensibili ed inestensibili opportunamente combinate, si propone di ottenere la protezione di singole strutture muscolo-tendinee capsulolegamentose da agenti patomeccanici o potenzialmente tali senza limitare la fisiologica articolarità su qualsiasi piano essa si sviluppi. Esso viene usato soprattutto in ambito sportivo sia in traumi acuti (all’interno di protocolli specifici di riabilitazione ) sia a scopo preventivo.
                                                      Esistono diversi tipi di bendaggio per le diverse situazioni:

1) Bendaggi articolari

Sono utilizzati per la protezione delle strutture capsulolegamentose stabilizzatrici passive delle articolazioni. I materiali si usano combinati in vario modo sia in rapporto al fine, sia in rapporto alla morfologia del distretto articolare da trattare.

2) Bendaggi muscolo-tendinei

Sono utilizzati per la protezione delle strutture muscolari e/o tendinee.

3) Bendaggi preventivi

Vengono utilizzati normalmente per la gara e l’allenamento e hanno la precisa finalità di proteggere le strutture potenzialmente più vulnerabili da specifiche sollecitazioni patomeccaniche negli sport:- difetti somatici congeniti od acquisiti;- difetti di portamento;- instabilità croniche secondarie a pregressi eventi traumatici;- carichi iterativi submassimali cronici ad effetto lesivo cumulativo.I bendaggi preventivi devono sempre essere rimossi dopo la gara o l’allenamento.

4) Bendaggi terapeutici

Vengono usati nel trattamento di lesioni traumatiche acute o microtraumatiche croniche in cui il danno anatomo-patologico è contenuto o assente con il fine di ottenere la guarigione clinica della lesione evitando la immobilizzazione totale.

5) Bendaggi riabilitativi

Vengono usati nella fase di recupero dell’atleta, quando cioè, ottenuta la guarigione della lesione (indipendentemente dalla gravità e dal tipo di trattamento) ci si propone di ottenere un precoce ripristino della completa articolarità, della vigilanza propriocettiva e della coordinazione motoria, indispensabile per riportare l’atleta nella migliore condizione di forma: le funzioni meccaniche sono di sostegno, scarico, stabilizzazione, compressione.

 

 

 

  • Linfodrenaggio

che cos'è?  

Con il termine linfodrenaggio ci si riferisce a tutto un insieme di tecniche manuali (anche se attualmente è possibile ricorrere anche a macchinari più o meno sofisticati) che permettono il drenaggio della linfa* all’interno dei vasi linfatici. Il linfodrenaggio è una particolare tecnica di massaggio, esercitata nelle aree del corpo caratterizzate da eccessiva riduzione del circolo linfatico. Il linfodrenaggio, come preannuncia  la parola stessa, favorisce il drenaggio dei liquidi linfatici dai tessuti: l'azione meccanica manuale viene esercitata a livello di aree che interessano il sistema linfatico), allo scopo di  facilitare il deflusso dei liquidi organici ristagnanti.                      
Il linfodrenaggio viene utilizzato principalmente nel trattamento degli edemi; questi ultimi sono spesso provocati dall’accumulo eccessivo di liquido interstiziale; le cause di tale accumulo possono essere le più svariate e non sempre, come vedremo, il linfodrenaggio può essere utilizzato.                                                                                          
Questa tecnica è ampiamente sfruttata dalle donne per combattere gli inestetismi della cellulite; questa particolare metodica di massaggio viene sfruttata anche per risolvere disturbi di entità maggiore: ad esempio, il linfodrenaggio è particolarmente indicato per il riassorbimento degli edemi, per la regolazione del sistema neurovegetativo, e per favorire la cicatrizzazione di ulcere e piaghe nei diabetici. Questo tipo di “ massaggio” si distingue dal massaggio normale in quanto i suoi effetti verrebbero esplicati a livello di cute e sottocute senza interessare le fasce muscolari.
Indicazioni:                     
Uno dei problemi di tipo medico che vengono trattati con una certa frequenza è il linfedema del braccio; si è visto che tale problema colpisce un numero di rilevante di donne che sono state sottoposte a mastectomia radicale con svuotamento del cavo ascellare; si parla infatti del 60% di donne colpite .
Vi sono molte altre problematiche per le quali viene consigliato il ricorso al linfodrenaggio; fra queste ricordiamo cervicalgia , cisti linfatiche, distorsioni , malattia di Dupuytren , edema linfodinamico, edema linfostatico , ematomi, epicondilite , lipedema , lombalgia ecc.
Controindicazioni:                                                                                                                                                                  
Il linfodrenaggio ha controindicazioni assolute e controindicazioni relative (devono essere adottate determinate cautele);  fra le prime vi sono i tumori maligni, le infiammazioni acute, la trombosi venosa profonda e lo scompenso cardiaco , mentre fra le controindicazioni relative vi sono le infiammazioni croniche, i tumori trattati, i disturbi tiroidei, l’asma bronchiale , lesioni precancerose cutanee.
 
 
  • Massoterapia

E’ una pratica fisioterapica, nella quale la cute e il tessuto sottocutaneo sono sottoposti ad una serie di tecniche di manipolazioni muscolari e fasciali , allo scopo di curare processi morbosi che possono essere localizzati e/o generalizzati.

Il massaggio è stato definito come una ginnastica dei tessuti esercitata attraverso un complesso di manovre specifiche, portate su uno o più segmenti corporei, allo scopo di produrre effetti terapeutici, sportivi o igienici.

Viene praticato sui tessuti molli per migliorare la circolazione sanguigna ed il trofismo dei tessuti, favorire l’eliminazione delle scorie metaboliche e restituire, tramite un’azione rilassante o tonificante a seconda delle situazioni terapeutiche, la normale tono troficità delle strutture lese, compromesse non solo da affezioni traumatiche (come ad esempio contratture), ma anche da affezioni reumatiche, circolatorie o nervose.

La massoterapia trova infatti impiego in reumatologia e in traumatologia grazie alla facilitazione del riassorbimento di ematomi ed edemi, tramite un’azione di miglioramento del microcircolo locale, associata ad un migliore ritorno venoso, una stimolazione dei recettori nervosi e la facilitazione della rimozione dei cataboliti.

I movimenti del massaggio vanno eseguiti nella direzione delle fibre muscolari e devono rispettare il senso della circolazione venosa; possono essere decisi e rapidi, per ottenere un effetto tonificante, oppure lenti e delicati, per ottenere un effetto calmante.

La massoterapia trova infatti impiego in reumatologia e in traumatologia grazie alla facilitazione del riassorbimento di ematomi ed edemi, tramite un’azione di miglioramento del microcircolo locale, associata ad un migliore ritorno venoso, una stimolazione dei recettori nervosi e la facilitazione della rimozione dei cataboliti.

 

I movimenti del massaggio vanno eseguiti nella direzione delle fibre muscolari e devono rispettare il senso della circolazione venosa; possono essere decisi e rapidi, per ottenere un effetto tonificante, oppure lenti e delicati, per ottenere un effetto calmante.

 

 

  • Massaggio connettivale

Il massaggio connettivale riflessogeno è una tecnica di massaggio che privilegia le connessioni dell'apparato neurologico a quello muscolo-scheletrico . Questo tipo di trattamento terapeutico si focalizza sugli strati più profondi della muscolatura e del tessuto connettivo il quale è definito anche un tessuto a “ memoria di traumi “ .

 

Come Funziona ?

 

Il massaggio connettivale riflessogeno  deve la sua definizione al fatto che si tratta di una tecnica che privilegia le connessioni dell'apparato neurologico messa a punto dalla fisioterapista  tedesca Elizabeth Dicke.

La Dicke studiò a fondo i vari tipi di frizione e arrivò alla conclusione che il massaggio connettivale prende in esame determinate alterazioni della cute e della schiena per capire e risolvere alcune patologie di organi profondi e non solo , collegati, per riflesso, alla pelle. Altri importanti studiosi del massaggio connettivale riflessogeno hanno ulteriormente classificato a livello topografico le zone corporee: 

 

zone di Head, a cui si riferisce il dolore proveniente da organi interni. Se sottoposte a stimolazione, provocano dolore. 

zone addominali di MacKenzie, si presentano come contratture muscolari dovute a malattia infiammatoria. Anch'esse, quando premute, provocano molto dolore. 

zone connettivali di Dicke, non danno alcuna sensazione qualora non vengano stimolate. 

L'applicazione di questa particolare tecnica di massaggio eseguita sulle varie zone porta alla normalizzazione della tensione elastica e alla scomparsa di ogni reazione anomala dei tessuti. Il livello di spostamento dei tessuti si classifica in tre forme: spostamento superficiale, spostamento medio, spostamento profondo. Quando c’è un danneggiamento o una tensione cronica muscolare , vi sono generalmente delle aderenze dei tessuti a livello di muscoli , tendini e legamenti . Queste aderenze possono bloccare la circolazione causando dolore , movimenti limitati e infiammazione. Il trattamento contrasta questo disagio ripristinando la normale mobilità del tessuto connettivo e alleviando il disturbo.

Come si svolge una Seduta:

Una seduta di massaggio connettivale si svolge come una seduta di massoterapia normale , ma con alcune differenze.

Il fisioterapista che utilizza questa tecnica deve necessariamente conoscere i rapporti che intercorrono tra le aree cutanee, l'innervazione somatica e le probabili patologie degli organi interni. La seduta ha inizio con la palpazione della schiena del paziente: solo così si riconoscono alterazioni del tessuto cutaneo come rigonfiamento acuto, cronico e atrofia. Il trattamento consiste in pressioni e trazioni della cute con i polpastrelli del terzo e quarto dito, prima effettuate con delicatezza poi aumentando gradualmente l'intensità.

Il massaggio porta chi lo riceve a uno stato di rilassamento totale ed è bene che il paziente sia libero da impegni e abbia del tempo necessario al riposo dopo la seduta.  

 

Indicazioni:

Il massaggio connettivale riflessogeno rilassa la muscolatura e il corpo nella sua interezza, per questo è particolarmente indicato per chi si dedica alla pratica di un’attività sportiva, ma anche per tutti coloro che accumulano sotto forma di tensione muscolare (in particolar modo nel tratto cervicale) lo stress quotidiano .

In genere si focalizza su problemi specifici . Tra i tanti si elencano:

  • Dolore cronico

  • Dolore lombare

  • Mobilità articolare limitata

  • Infortuni da traumi ripetuti ( es: alcuni casi di sindrome da tunnel carpale)

  • Problemi posturali

  • Tensione a livello di ginocchia , glutei , quadricipiti , spalle

  • Sciatica

  • Gomito del tennista

  • Dolori post allenamento

 

Controindicazioni:

  • Ferite o infezioni della pelle

  • Immediatamente dopo un operazione chirurgica

  • Dopo la chemioterapia o la radioterapia

  • Donne in gravidanza

  • Nei casi di tendenza a coaguli di sangue

  • Bruciature

  • Non dovrebbe essere effettuato su ematomi , pelle infiammata , ernia addominale o in caso di recenti fratture

 

Consigli e Precauzioni:

Non mangiare pesante prima del massaggio

Bere acqua dopo il trattamento può aiutare l’espulsione di tossine che sono state rilasciate dai muscoli , oltre che reidratarvi correttamente questo può favorire la riduzione di possibili dolori post trattamento

Evitare attività eccesiva dopo un massaggio

In alcuni casi, ricevendo un massaggio connettivale, possiamo riscontrare sudorazione e palpitazioni inaspettate. Si tratta di reazioni neurali legate al sistema neurovegetativo del tutto normali.

 
 
 
 
 

 

  • Terapia manuale

 

Cos ‘ è la terapia manuale ?

Il concetto di Terapia Manuale descrive la cura e la guarigione (= greco: terapia) con le mani (= latino:manus) e consente così un’interpretazione di ampia portata. La definizione suona “manipolazione con le mani” sottolineando così attraverso la ripetizione l’importanza di questo strumento –le mani- per il concetto di Terapia Manuale .

Nella storia della medicina, come si evince da numerose rappresentazioni di epoca precristiana, la separazione dei capi articolari è sempre stata definita” trazione”.

Essa è una caratteristica essenziale della Terapia Manuale. Le raffigurazioni di trattamenti di terapia manuale risalgono addirittura nelle statue antiche di ( ca . 3500 -1800 a. C. ) per dopo proseguire con Ippocrate (460-377 a.C.) che sottolineò il significato del trattamento della colonna vertebrale per molte patologie dove utilizzava la trazione assiale , Claudio Galeno (129-199 a.C.) , Ibn Sena (980-1037 d.C., latinizzato Avicenna) arrivando a svilupparsi e migliorarsi fino ai giorni odierni con nomi illustri come i medici inglesi J.B.Menell nel 1907 , J. Cyriax e i fisioterapisti come l’australiano Geoffrey Maitland ( 1946 – 2010 ) e il norvegese Freddy Kaltenborn (1943 -) .

La Terapia Manuale Ortopedica (OMT = Orthopedic Manipulative Therapy ) è una specializzazione nella fisioterapia per la gestione completa e conservativa del dolore e d’altri sintomi causati da disfunzioni neuro-muscolo-articolari dal rachide e dagli arti. L’applicazione dell’OMT è basata su un esame approfondito del sistema neuro-muscoloarticolare. Questo esame serve per definire, in termini fisici, la presente disfunzione nel sistema articolare, muscolare e neurale. Allo stesso modo, l’esame mira a distinguere tra condizioni che contro-indicano la gestione con l’OMT e quelle dove anomalie anatomiche o processi patologici limitano oppure dirigono l’uso di procedure OMT .

L’obiettivo principale dell’OMT è di ripristinare la funzione massimale e indolore del sistema neuro-muscolo-articolare in un equilibrio posturale .

L’azione del fisioterapista agisce non soltanto sul sistema locomotore ma su tutto l’organismo! L’interazione tra il paziente e il terapista è quindi essenziale nel trattamento come anche il mondo circostante nel quale vive il paziente secondo il modello biopsicosociale e l’ ICF = International Classification of Functioning, Disability and Health. Questo modello di approccio e trattamento del paziente tiene conto delle problematiche del paziente a 360° integrando nella valutazione le componenti patologiche muscolo-scheletriche , psicosociali ed emotive le quali possono incidere sullo stato patologico.

Il trattamento nella terapia manuale può essere classificato in 6 categorie, fra le quali il terapista sceglie secondo i bisogni del paziente: 1. trattamento dei sintomi; 2. mobilizzazione dell’ipomobilità; 3. mantenere la mobilità; 4. stabilizzazione e controllo motorio dell’ipermobilità e allenamento fisico; 5. influenzare il cambiamento tessutale; 6. informazione e istruzione del paziente .

Indicazioni:

  • Cervicalgia

  • Lombalgia

  • Ernie cervicali e lombari

  • Cefalee

  • Emicrania

  • Artrosi dell’anca / ginocchio

  • Spalla dolorosa

  • Epicondilite

  • Tunnel carpale

  • Distorsioni di caviglia

  • Sciatalgia

  • FAI ( Sindrome Femoro Acetabolare )

  • Disturbi dell’ Articolazione Temporo-Mandibolare

  • Tendiniti

 

Controindicazioni:

I trattamenti di terapia manuale non hanno controindicazioni assolute ma solo alcune precauzioni da tenere in considerazione da parte del fisioterapista in base alla presenza di pazienti con neoplasie , osteoporosi e donne in gravidanza .

 
 
 
 
 

 

  • Trattamenti osteopatici

Cos’è l’osteopatia ?

L'Osteopatia è una medicina non convenzionale riconosciuta dall'Organizzazione Mondiale della Sanità e definita nel 2007 come una medicina basata sul contatto primario manuale nella fase di diagnosi e trattamento. 

La disciplina fu fondata in America nel 1874 da Andrew Taylor Still a Kirksville, Missouri, medico di una piccola città di frontiera. Il nome stesso della nuova disciplina sintetizza il concetto che l'osso (ostèon) è il punto di partenza delle condizioni patologiche e quindi della sofferenza (pathos).

L’osteopatia è un sistema di diagnosi e trattamento che pur basandosi sulle scienze fondamentali e le conoscenze mediche tradizionali (anatomia, fisiologia, ect..) non prevede l'uso di farmaci né il ricorso alla chirurgia, ma attraverso manipolazioni e manovre specifiche si dimostra efficace per la  prevenzione, valutazione ed il trattamento di disturbi che interessano non solo l'apparato neuro-muscolo-scheletrico, ma anche cranio-sacrale (legame tra il cranio, la colonna vertebrale e l'osso sacro) e viscerale (azioni sulla mobilità degli organi viscerali).

Non interviene nel recupero di mobilità persa in seguito a patologie neurologiche od ortopediche, traumi o interventi chirurgici, e non può quindi essere inserita tra gli interventi riabilitativi: è complementare ad altre professioni sanitarie, come la fisioterapia e la medicina convenzionale. 

Il trattamento osteopatico può avvalersi di numerosi metodi e tecniche di trattamento. Le più importanti si possono classificare in 4 categorie :

1) Tecniche Strutturali ( es: manipolazioni articolari )

2) Tecniche Miofasciali ( es : Strain Counterstrain e Tecniche ad Energia Muscolare )

3) Tecniche Viscerali

4) Tecniche Cranio-Sacrali

                                                                    (Trattamenti su neonati)

 

Indicazioni:

  • Dolori post traumi articolari

  • Cervicobrachialgie

  • Problematiche posturali

  • Torcicollo

  • Blocchi Articolari

  • Tensioni muscolari

  • Esiti di colpo di frusta

  • Discopatie

  • Pubalgie

 

Controindicazioni:

Le controindicazioni generali sono costituite da tutte le lesioni anatomiche gravi e le urgenze mediche, poiché in tali ipotesi le sole difese dell'organismo non sono sufficienti ad agire in modo rapido.

L'osteopatia, inoltre, non può avere un'azione sulle malattie degenerative, su quelle genetiche, sulle patologie infettive, su quelle infiammatorie ad eziologia sistemica infettiva o metabolica tumorale e sulle fratture.

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